Capo D'orso

Capo D'orso 2 Marsail

L' orso di Capo D'orso

La roccia dell’Orso sovrasta il monte di Capo d’Orso, un promontorio a Nord-Est della costa Sarda che ha rappresentato per millenni un “punto cospicuo” e di facile avvistamento per i navigatori che percorrevano le acque della Gallura e delle Bocche di Bonifacio.

La suggestiva forma di questa roccia si è formata nel corso di millenni, grazie all’azione delle intemperie e soprattutto del vento, è stata così modellata fino a raggiungere l’attuale forma e le sembianze di un orso. Fu Tolomeo, tra i primi geografi della storia, a darne la posizione geografica e ad assegnarle l’attuale nome.

 

Il Trekking:

Dalla posizione in cui si trova, per chi ama il Trekking e le passeggiate nella natura, tramite una mulattiera panoramica e una camminata di circa 15 minuti, si può osservare uno splendido panorama che si apre su tutto l’Arcipelago della Maddalena.

 

Ulisse in Sardegna

A parere di alcuni studiosi di Omero e dell’Odissea, Capo d’Orso fu la meta che scelse Ulisse per trovare ristoro e approvvigionamenti per il suo stanco equipaggio.

Allora era chiamato terra dei “Lestrigoni” e nell’Odissea si racconta che Ulisse e il suo equipaggio sbarcarono vicino ad una fonte di acqua sorgiva chiamata “Artocia”. Pare che durante i rifornimenti videro del fumo provenire dai monti che circondano la zona. Questo rappresentò per l’eroe un’ineluttabile segno della presenza umana. Spinto dalla curiosità si avvicinò a quel luogo ma lungo la strada incontrò una fanciulla e quando provò a parlarle, la donna impaurita, cominciò ad urlare richiamando l’attenzione degli uomini del villaggio. Questi erano un popolo di cannibali guidati dal loro Re “Antifati” i quali fecero banchetto degli uomini di Ulisse e distrussero inoltre, due delle tre navi comandate dall’eroe Omerico. Ulisse e gli uomini rimasti si salvarono la vita fuggendo con l’ultima nave rimasta.

Il territorio Gallurese

Le discese adiacenti alla zona di Capo d’Orso portano tutte al mare e in piccole cale che sono dei veri e propri porti naturali: porto Puddu, Cala Trana, Cala di mezzoschifo, Cala di Palau, e il golfo di Arzachena  in cui si trova oggi il porto di Cannigione. Il luogo è talmente bello, ricco di storia e di particolare interesse geologico e paesaggistico che nel 1980 è stato posto sotto tutela del Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e della riserva orientata dell’isola di Caprera.

 

Unisciti alla ciurma !

Iscriviti alla nostra newsletter

× Scrivimi su WhatsApp per info!