Il meteo in Arcipelago della Maddalena

Summer background, wonderful blue sky with bright sun

Meteorologia dell’Arcipelago della Maddalena

Il vento dominante delle Bocche di bonifacio è il Mastro ponente, noto per la sua impetuosità.

le alture della Corsica e della Sardegna costringono l’aria nel breve tratto di mare che le separa, provocando l’accelerazione, in tal modo, anche il regime di brezza può raggiungere 20 nodi di intensità.

Mentre a qualche decina di miglia dalla costa c’è calma assoluta.

Allargandosi dalle Bocche, il ponente tende ad aprirsi a ventaglio, provenendo da sud ovest di fronte alla Corsica e da nord davanti alle coste della Sardegna orientale.

Talvolta, specialmente sul finire dell’estate in autunno, soffia il levante, spesso preannunciato da mare lungo; sono invece da considerarsi venti intermedi il grecale e lo scirocco.

con lo scirocco un cappello di nubi sul monte Tejalone a caprera, annuncia il ponente con 24 ore di anticipo; mentre i “limaturi”, nuvole sottili allungate, sulle bocche annunciano vento fresco nella direzione in cui sono disposti.

I pescatori locali sostengono che il vento soffia per giorni dispari; inoltre, se non si attenua entro il terzo, ne dura altrettanti.

I bollettini francesi diramano gli avvisi dei colpi di mistral sul golfo del leone, che impiegano tra le 6 e le 12 ore per raggiungere le bocche.

Si può chiedere la situazione locale alle stazioni corse di Capo Pertusato e Punta Chiappa.

(via VHF o ai rispettivi numeri telefonici: 0033 95700032, 0033 95700358)

Le mie impressioni.

Il Maestrale è forse il più celebre dei venti del Mare Nostrum, infatti ho imparato a conoscerlo sin dalle prime uscite in barca a vela alle Isole Egadi.

Le prime veleggiate le ho fatte nel mare di casa, nella mia Marsala, tra le isole di Mothia, Santa Maria e Isola grande, nelle acque della Laguna dello Stagnone, con le saline a farmi da cornice.

Dopo anni di navigazioni tre le Isole Egadi, Lampedusa, Pantelleria, Linosa e tutte le meravigliose Isole Eolie, ho deciso di andare a vedere cosa succedeva nei mari che bagnano la Sardegna.

Ho ritrovato il Maestrale, forte come lo conoscevo, ma sapevo che avrei dovuto capire meglio i suoi “umori” in un tratto di mare a me ancora sconosciuto.

Le prime differenze che ho notato riguardano soprattutto il comportamento del mare, infatti, se nelle Isole Egadi le onde hanno lo spazio e il tempo per ingrossare sempre più, nell’Arcipelago della Maddalena le numerose isole che lo compongono non lasciano al vento il tempo e lo spazio per creare scompiglio nelle acque che le circondano.

Di lì a pochissime miglia, all’interno delle Bocche di Bonifacio, invece la situazione cambia drasticamente: il Maestrale si innervosisce e con lui le onde si fanno più poderose.

Tutte le volte che ho navigato in questo straordinario pezzo di mare ho imparato qualcosa di più: all’importanza di osservare le nuvole, la tipologia di onda che si forma, le tempistiche in cui avvengono le evoluzione meteo e non ultima l’importanza di trovarsi sull’imbarcazione giusta per affrontare le non rare avversità meteo di uno dei posti più ventosi del Mediterraneo.

Jannu, la mia barca, mi ha permesso in tutti questi anni di sentirmi sempre al sicuro e di affrontare con la giusta dose di senso dell’avventura anche le situazioni più critiche che il mare mi abbia presentato. 

 

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