Tra le isole che compongono il mosaico dell’Arcipelago della Maddalena una tra le più conosciute e senza dubbio tra le più belle è l’isola di Budelli. Budelli è un’isola “quasi deserta”. Dico quasi perché da oltre trent’anni è abitata da una sola persona. Il suo nome è Mauro Morandi e da tutto questo tempo ha scelto di vivere in totale solitudine sull’isola, che a suo dire, lo ha rapito dal primo momento in cui vi ha messo piede. Mauro, lasciato il suo vecchio lavoro di insegnante di educazione fisica, partì, insieme ad altri amici, su un’imbarcazione alla ricerca di luoghi e tempi più vicini alla natura che ai ritmi frenetici della vita di città. Fu durante questo girovagare che, quasi per caso, spinto dal vento e dalle sensazioni giunse a Budelli. Ne rimase talmente affascinato da decidere, anche grazie ad alcune circostanze favorevoli, (cioè il pensionamento del vecchio custode) di far diventare l’isola la sua casa, assumendo così il ruolo di nuovo custode di Budelli.
Budelli è un’Isola che fa parte dell’Arcipelago della Maddalena e si trova esattamente tra la Sardegna e la Corsica, nel punto esatto in cui si aprono le famigerate Bocche di Bonifacio. Ha un’estensione di circa 1 chilometro e il suo punto più alto, vale a dire Monte Budello, è di 87 metri. Da questo punto dell’Isola la vista è incredibile e la vegetazione, composta prevalentemente da mirto e macchia mediterranea, inebria l’aria degli odori del “Mare Nostrum”.
La principale particolarità dell’isola di Budelli è senza dubbio la sua Spiaggia Rosa. Considerata tra le spiagge più belle d’Italia, è meta ogni anno di migliaia di turisti. La spiaggia deve il suo particolare colore rosa, oltre che a piccolissimi frammenti di corallo, granito, conchiglie e gusci calcarei, ad un piccolissimo microorganismo che vive sulla Poseidonia di nome “Miniacina Miniacea”. Questo mollusco di colore rosa, nel corso di milioni di anni e grazie alla furia del vento di grecale, che spinge la poseidonia strappata dalle correnti proprio in direzione della spiaggia, si è incessantemente depositato sulla costa regalando così alla spiaggia il colore rosa che la contraddistingue.
Dal 1994 si è reso necessario stabilire dei divieti per lo sbarco diretto sulla spiaggia. Questi divieti si sono stati adottati per salvaguardare la sabbia rosa dall’avvento del turismo di massa che negli ultimi trent’anni è aumentato considerevolmente. Infatti erano molti quelli che, giunti a Budelli, volevano portarne via un pezzo riempiendo bicchieri e bottigliette di sabbia rosa, distruggendo così in qualche decennio quello che la natura aveva impiegato milioni di anni a creare. Adesso è possibile approdare a Budelli ancorando il nostro Jannunei pressi della spiaggia e con l’ausilio del Tender sbarcare agevolmente sull’isola per ammirarne la bellezza. Una volta a terra, percorrendo un sentiero appositamente costruito, si può passeggiare attorno alla spiaggia rosa (non entrarci dentro) riuscendo così a godere di tutta la sua bellezza.
Ma la spiaggia rosa non è l’unica attrazione di Budelli, infatti, poco più a Nord si trova il Manto della Madonna, chiamato così perché osservato dall’alto, ne ricorda la forma e il colore del velo. Il Manto della Madonna è rivolto verso gli scogli di Carpa, Paduleddi e Stramanari, luoghi circondati da acqua turchese e sabbia finissima in cui è possibile avventurarsi a nuoto facendo snorkeling o remando con il Sup. Alle spalle si trova un piccolo stagno in cui si può praticare il Bird-watching. Si possono osservare in silenzio alcune specie di uccelli stanziali e di altri migratori come ad esempio Folaghe, Germani reali e Aironi.
La costa attorno è straripante di Macchia Mediterranea che cresce selvaggia, rocce di granito e un mare caratterizzato da bassi fondali e una trasparenza che ha del miracoloso.
Come diceva Fabrizio De Andrè, che in Gallura decise di vivere circondato dalla natura de “L’Agnata”, la sua azienda agricola: “La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa desiderare: ventiquattromila chilometri di foreste, di campagna, di costa immersa in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di riservarci come paradiso”.
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